Flash Mob di Natale

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flash mob di natale
A me fa venire in mente il cavalier GiovanBattista Marino: È del poeta il fin la meraviglia … credo anche che a GB Marino sarebbe piaciuto molto il Todd, … o forse ne sarebbe stato geloso… chissà …

Poiché lo scopo di Improv EveryWhere è la meraviglia, per il Natale del 2014 hanno (apparentemente) stupito una famiglia scelta a caso con una carola di Natale, eseguita però da un’orchestra di 20 elementi più 13 del coro. Ma prima di parlare di come sia stato realizzato questo flash mob natalizio, intanto guardiamolo,

La sorpresa esiste, a condizione che

Charlie Todd commenta questo flash mob, perché lo ritiene significativo nella storia evolutiva del flash mob stesso. E descrive le diverse fasi organizzative e le motivazioni delle scelte compiute.

ItalianaContemporanea fa qui una parafrasi in italiano del testo originale. Charlie Todd dunque dice che su questo progetto ha riflettuto a lungo, ma a lungo ha pensato che fosse di difficile realizzazione. La sua idea originaria infatti era di andare proprio casa per casa in un quartiere qualsiasi di New York, suonare il campanello e vedere cosa succede.

L’idea era certamente divertente, ma se non ci fosse stato nessuno a casa? E se la famiglia non avesse festeggiato il Natale? E ancora: eseguire il canto natalizio con un’orchestra e un coro così numerosi rende molto difficile ogni spostamento di casa in casa, e richiede uno spazio adatto, Infine, ultimo, non meno importante, occorre un’orchestra numerosa e un coro.

L’orchestra, il coro e il bus

Il coro e l’orchestra sono presto trovate e ingaggiate: sono amici che si prestano volentieri.  L’orchestra e coro sono il Patriot Brass Ensemble, solista è l’amico Aaron Jackson dell’Upright Citizens Brigade Theatre. Tutti su un bus, affittato per l’occasione. Il bus è il mezzo più comodo per raggiungere insieme e con tutti gli strumenti il luogo prescelto nella contea di Bergen NY.

La casa e la famiglia

Nella contea di Bergen NY Improv Everywhere ha affittato una casa adatta: la soluzione più pratica per alloggiare orchestra e coro nel giardino fuori casa senza dover girovagare nel quartiere e senzaaver bisogno di permessi speciali.

L’agenzia poi ha contattato quattro o cinque famiglie che abitano in quel quartiere, usando la lista dei contatti che si è creata in occasioni precedenti. Tuttavia alle famiglie non è stato detto lo scopo vero dell’invito: è stato detto loro che l’invito era per scattare una foto natalizia. Solo alle mamme è stato detto che ci sarebbe stata una sorpresa, ma neanche a loro è stato detto quale sarebbe stata.

Almeno la meraviglia s’è tentato di preservarla!

Dunque, altro che improvvisazione: un flash mob che aspira ad essere virale (l’agenzia dice 1,9 milioni di visualizzazioni) richiede una pianificazione precisa, un’ organizzazione impeccabile e un investimento di denaro.

Buon Natale, care amiche e cari amici
vicini o lontani che siate!
L’ultimo flash mob è il nostro modo di farvi gli auguri!

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