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È utile essere multitasking?

multitasking

Multitasking man working at home office

Tempo di lettura: 6 minuti

Rubrica del weekend studio ti studio – Episodio 6

Secondo il dizionario inglese Collins, il termine multitasking indica l’esecuzione di due o più compiti allo stesso tempo da parte di una sola persona. Ogni giorno siamo esecutori attivi del multitasking, basta solo pensare a quante volte prendiamo in mano il cellulare per rispondere ad un messaggio interrompendo ciò che stavamo facendo. Ma rimanendo nel nostro contesto di studio, voi tenete il cellulare sul tavolo mentre studiate? Io sì. Sono la prima che sa quanto il cellulare possa distrarre ma non riesco a non averlo vicino. All’inizio, quando ho scoperto il mondo dell’internet, non riuscivo proprio a staccarmi dal telefono e, di conseguenza, il mio andamento scolastico ha subito delle conseguenze. Ho poi capito che non ero molto forte nel multitasking e così ho deciso di provare a mettere il telefono in silenzioso e studiare. Tutto bene, finché non vedevo la lucina della notifica e quindi, ancora una volta, interrompevo la mia sessione di studio. Solo crescendo ho trovato degli escamotage che mi hanno portato a capire che quando si studia non bisogna distrarsi.

Oltre a questa mia esperienza personale, ci sono diversi studi riguardanti l’effetto del multitasking sullo studio. In particolare, si è notato che i veri protagonisti di questo fenomeno sono i giovani e, gran parte del multitasking che fanno, ruota intorno all’uso dei media (Foehr, 2006). Inoltre, secondo la Kaiser Family Foundation, i ragazzi dagli 8 ai 18 anni negli Stati Uniti passano 7,5 ore al giorno sui media. Quindi, sapendo che in una giornata ci sono 24 ore, di cui 10 vengono spese per dormire, normalmente 5 per le attività scolastiche in presenza e altre 3 per i pranzi, rimangono 6 ore in cui i ragazzi possono studiare e fare attività ludiche. Peccato che i conti non tornino e che in quelle 6 ore di studio/divertimento, i giovani d’oggi passano moltissimo tempo sui social media proprio come sottolineato dallo studio della Kaiser Family Foundation. Il tempo passato sul social viene contato durante anche altre attività, quindi le 7,5 ore vanno spalmate durante i pranzi e le attività scolastiche in presenza. Per capire quali sono effettivamente gli effetti del multitasking sullo studio, mi avvalgo dell’indagine portata e termine da Lee Jennifer nel 2011. L’esperimento ha previsto la partecipazione di 130 studenti dell’università che sono stati smistati in tre gruppi e a cui sono stati dati tre compiti diversi. Ad un gruppo è stato chiesto di svolgere un compito in totale silenzio, ad un altro di svolgerlo con un video riguardante il test stesso in sottofondo, all’ultimo di svolgerlo con un video casuale in sottofondo. Come volevasi dimostrare – forse anche in maniera un po’ scontata – il risultato è che gli studenti che hanno svolto il test in assoluto silenzio hanno ottenuto risultati migliori. Quello che mi ha colpito di questo studio è che gli studenti con il sottofondo casuale hanno ottenuto un risultato migliore di quelli con sottofondo riguardante il test stesso. Questo perché per il nostro cervello è più facile ignorare qualcosa che non centri assolutamente con quello che stiamo facendo rispetto a qualcosa che in qualche modo rientri nel nostro campo d’azione. Quindi, questo studio sottolinea come il multitasking interferisca con l’acquisizione della conoscenza in quanto appesantisce la memoria di lavoro. Gli studenti lavorano meglio quando si concentrano su un compito alla volta, specialmente quando imparano nuovi materiali sia in classe che a casa.

Concludendo, è possibile notare come il multitasking sia ben radicato nella vita contemporanea anche in luoghi importanti e ricchi di informazione come l’aula. Bisogna quindi cercare di trovare modi efficaci per controllare il nostro apprendimento in un mondo altamente distraibile. Scelte semplici come uno studente che, mentre studia e sente la vibrazione del telefono, decide di ritardare la risposta ad un messaggio fino a quando non ha finito il capitolo o il paragrafo, potrebbero contribuire a migliorare l’efficienza nel multitasking quotidiano. Questi comportamenti che ci aiutano a gestire i nostri impegni scolastici possono essere intesi come una forma di metacognizione (consapevolezza da parte di un individuo della propria capacità e dei propri processi cognitivi) che può essere definita anche metacognizione digitale e che potrebbe essere insegnata o potrebbe risultare da un’auto-riflessione critica del proprio apprendimento.

Nonostante sembri semplice e naturale adottare queste strategie, vi assicuro che non tutti lo fanno, soprattutto fra i più piccolini che sono appena entrati nel mondo dell’internet. Quindi, oltre all’impegno dei genitori nell’aiutarli a staccarsi dal cellulare potrebbe essere utile anche educarli scolasticamente parlando.

E voi come vi comportate? Siete stati anche voi vittime del multitasking e lo avete combattuto?

FONTI

Carrier, L.M., Rosen, L.D., Cheever, N.A., Lim, L.F. (2015). Causes, effects, and practicalities of everyday multitasking. Developmental Review 35, 65-78. Consultato il 16.10.2021, DOI: https://doi.org/10.1016/j.dr.2014.12.005

Lee, J., Lin Lin & Tip Robertson (2012). The impact of media multitasking on learning. Learning, Media and Technology, 37:1, 94-104. Consultato il 16.10.2021, DOI: https://doi.org/10.1080/17439884.2010.537664

Hembrooke, H., Gay, G. (2003). The laptop and the lecture: The effects of multitasking in learning environments. Journal of Computing in Higher Education 15, 46-64. Consultato il 16.10.2021, link: https://link.springer.com/content/pdf/10.1007/BF02940852.pdf

Zhang, W., (2015). Learning variables, in-class laptop multitasking and academic performance: A path analysis. Computers & Education 81, 82-88. Consultato il 16.10.2021, DOI: https://doi.org/10.1016/j.compedu.2014.09.012

Calderwood, C., Ackerman, P.L.,Conklin, E.M. (2014), What else do college students “do” while studying? An investigation of multitasking. Computers & Education 75, 19-29. Consultato il 16.10.2021, DOI: https://doi.org/10.1016/j.compedu.2014.02.004

Foehr, U.G. (2006). Media multitasking among American youth: Prevalence, predictors and pairings. Menlo Park, CA: The Henry J. Kaiser Family Foundation. Consultato il 16.10.2021, link: https://www.kff.org/wp-content/uploads/2013/01/7592.pdf 

https://www.collinsdictionary.com/dictionary/english/multitasking

Credits: Photo by gpointstudio


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