ANDREA GENUIN
Dottore in Psicologia CLinico-dinamica (LM51)
Laurea in Scienze Psicologiche, Cognitive e Psicobiologiche (L24)
conseguita il 4 luglio 2018 presso l’Università degli Studi di Padova,
Dipartimento di Psicologia Generale.
Relatrice: Prof.ssa Silvia Salcuni
Correlatrice: Dott.ssa Tatiana Lai
ABSTRACT L’adolescenza, com’è risaputo, è un periodo importante e delicato della vita di ogni persona; un periodo ricco di opportunità nel quale l’individuo diventa consapevole di sé e del proprio mondo interno e inizia ad operare le prime scelte che indirizzeranno la futura vita da adulto. Ma questo periodo è caratterizzato anche da numerosi cambiamenti e dall’incertezza che ne deriva; i cambiamenti riguardano il corpo, la mente e il comportamento. Si tratta di un’età complessa dove questi cambiamenti, spesso repentini, creano confusione, senso di estraneità del proprio corpo oltre che di incertezza dovuta alle nuove possibilità che si aprono all’esperienza.
In questo contesto così variegato, anche le relazioni assumono una connotazione totalmente diversa e nuova per l’adolescente; cambiano in primis le relazioni con i genitori e gli adulti di riferimento ma la novità più evidente avviene nella sfera delle relazioni con i coetanei. E’ appunto la qualità delle relazioni con i pari, caratterizzate da emozioni intense, dal forte bisogno d’appartenenza e d’approvazione e dal nascente interesse verso l’altro sesso, uno dei fattori principali che determina il benessere degli adolescenti. Al giorno d’oggi, la tecnologia ha assunto un ruolo centrale nella nostra vita e sempre di più assume un ruolo da mediatore nelle relazioni sociali. Per questo motivo l’utilizzo degli smartphone e dei social network è un ambito di studio caratterizzato da un crescente interesse da parte della comunità scientifica. Lo studio dell’uso dei nuovi strumenti di comunicazione è ancor più urgente per quanto riguarda gli adolescenti di oggi, in quanto il loro utilizzo massiccio li vede quotidianamente chattare, scambiarsi foto, pareri e “Like” e, questi stessi mezzi, sono diventati il luogo dove ricercare approvazione ed appartenenza. L’utilizzo degli smartphone e dei social network, negli ultimi anni, è diventato oggetto di interesse clinico poiché l’abuso degli stessi può portare a forme di profondo disagio individuale ed esacerbare o dare origine a comportamenti a rischio.
In quest’ottica, questo elaborato analizza l’effetto del massiccio utilizzo di internet e della tecnologia sull’Autolesionismo non suicidario, inteso come la distruzione o il danneggiamento (con tagli, graffi, bruciature, urti) diretto e volontario della superficie corporea, senza un intento suicidario cosciente (Favazza & Rosenthal, 1990).
Questo fenomeno, conosciuto nella letteratura internazionale con più nomi, tra i quali “Deliberate Self-Harm” (DSH) o Non Suicidal Self-Injury (NSSI), è molto presente in adolescenza con percentuali del 15-20%; uno studio condotto dall’Osservatorio Nazionale Adolescenza nel contesto italiano nell’anno scolastico 2016/2017 ha riscontrato che il 17,5% degli adolescenti fra 14 e 19 anni, di cui il 67% femmine, ha messo in atto comportamenti autolesivi (Manca, 2017).
L’uso dei Social, che vedono i ragazzi scambiarsi foto ed istruzioni rispetto a questo fenomeno, ha contribuito ad esacerbare questa problematica.
Pertanto, questo elaborato va ad approfondire il fenomeno dell’Autolesionismo basandosi sulla letteratura esistente e concentrandosi sui principali modelli teorici proposti, sui fattori di rischio e sui sintomi che lo caratterizzano.
Successivamente verranno discussi i risultati di recenti studi che hanno approfondito le dinamiche di uso e abuso di Internet e dei social network negli adolescenti e l’impatto che queste tecnologie hanno avuto sulla messa in atto di comportamenti autolesivi.
Nel quarto capitolo viene invece presentata una nuova proposta di ricerca volta ad approfondire la relazione tra questi due fenomeni: in particolare l’oggetto di studio sarà la relazione fra autolesionismo non suicidario e l’abuso di social network via smartphone e il ruolo che le dimensioni psicologiche dell’autocontrollo, dell’impulsività e della regolazione delle emozioni hanno nel mediare la stessa.
PAROLE CHIAVE Adolescenti, Smartphone, Comportamenti Autolesivi, Abuso, Dipendenza
FONTI CITATE 54
DALL’AUTORE “Ricordo gli albori di DeltaScience Tutoring, sembra una vita fa… da co-fondatore è strano essere da questa parte! Bel lavoro team! Sono uno psicologo (dott. in psicologia, per ora a dire la verità) appassionato di tutto o quasi. Mi piace informarmi, leggere, andare in montagna, lo sport ecc. C’è stato un libro in particolare che mi ha fatto avvicinare alla psicologia (e quindi alla scelta del mio percorso di studi): Messaggio per un’aquila che si crede un pollo di Anthony De Mello.”
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