Il pedagogista e i Disturbi Specifici dell’Apprendimento: ruolo e riconoscimento nel lavoro multidisciplinare
Alessia Farruggio
Ciao a tutte/i, sono Farruggio Alessia ed ho conseguito la Laurea Magistrale in Pedagogia presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna nell’anno accademico 2021/2022 con una tesi dal titolo “Il pedagogista e i Disturbi Specifici dell’Apprendimento: ruolo e riconoscimento nel lavoro multidisciplinare”.
Ciò che mi ha spinta a scrivere una tesi relativa ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento è la mia passione per i bambini e per quel periodo della vita conosciuto anche come “età evolutiva”, il quale è caratterizzato da importanti cambiamenti a livello fisico, emotivo, cognitivo e sociale. Infatti, oltre ad essere una Pedagogista sono anche un’educatrice per la prima infanzia e, in quanto tale, mi occupo della cura e dello sviluppo armonico e globale del bambino in età compresa da 0 a 3 anni.
La caratteristica personale che mi contraddistingue maggiormente e che risulta fondamentale nel mio lavoro è la solarità e la voglia di scoprire il mondo con gli occhi dei bambini come se ogni volta fosse la prima.
Tuttavia, oltre ai bambini e al mondo dell’educazione ho altre due passioni, ossia la lettura e la danza. Leggere un libro, infatti, rappresenta per me il modo migliore di evadere dalla realtà soprattutto nei periodi di maggiore stress e stanchezza, ballare, invece, mi consente di liberare le mie energie e di stare bene con il mio corpo.
La tesi
L’argomento che ho scelto di trattare nella mia tesi di laurea magistrale riguarda le caratteristiche e le peculiarità dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento affrontati, però, da una prospettiva inedita, ossia quella pedagogico-educativa, la quale mi ha consentito di indagare quale ruolo può svolgere la figura professionale del/della pedagogista nella progettazione e realizzazione di interventi psicoeducativi volti a potenziare le abilità carenti nelle persone con DSA.
Pertanto, l’obiettivo principale della presente tesi è quello di mettere in luce le competenze professionali del/della pedagogista che opera all’interno di una equipe multidisciplinare, la quale si occupa nello specifico del trattamento e del potenziamento delle capacità deficitarie della persona con DSA nelle aree relative alla lettura, alla scrittura e al calcolo.
Per questo motivo, è stato di fondamentale importanza analizzare il contributo e gli studi dei principali cultori della materia attraverso la lettura e l’analisi sia di testi monografici, sia di curatele, sia di articoli scientifici, i quali descrivono i dati delle ricerche empiriche svolte dalle principali equipe che da anni si occupano dell’approfondimento degli aspetti caratteristici dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
A tal proposito, ho presentato, innanzitutto, la classificazione diagnostica dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento presente all’interno del DSMV elaborato dall’American Psychiatric Association, nel quale vengono elencati gli elementi peculiari di ciascun DSA, ossia Dislessia, Disgrafia, Disortografia e Discalculia, e vengono chiariti i criteri diagnostici che devono necessariamente essere presenti per parlare di DSA.
In seguito, sono passata alla descrizione del profilo neuropsicologico che contraddistingue le persone con DSA per mettere in luce non solo gli aspetti deficitari legati alle aree della lettura, della scrittura e dell’apprendimento, ma anche le caratteristiche delle funzioni esecutive correlate alla presenza di DSA, le quali riguardano la Memoria di Lavoro, la Memoria a Breve Termine, la Memoria a Lungo Termine e l’Attenzione.
Successivamente ho fatto riferimento alla teoria neurocostruttivista introdotta da Karmilloff-Smith, in quanto i Disturbi Specifici dell’Apprendimento possono essere studiati da molteplici prospettive ed una di queste è quella neuropsicologica, all’interno della quale rientra il paradigma teorico sopra citato. Quest’ultimo si è rivelato particolarmente interessante per la presente tesi di laurea, in quanto predilige e veicola un approccio olistico e globale che considera l’interazione di fattori di natura biologica, sociale, ambientale, relazionale e cognitiva quali elementi fortemente interconnessi nell’ambito dei DSA.
Inoltre, per comprendere nello specifico gli elementi caratterizzanti ciascun Disturbo dell’Apprendimento, ho preso in esame Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia separatamente analizzandole mediante gli studi condotti dai principali professionisti che si occupano di fare ricerca in questo ambito, quali Cesare Cornoldi, Giacomo Stella e Daniela Lucangeli.
Infine, ho presentato la normativa che disciplina e tutela il diritto allo studio degli/delle studenti/esse con DSA, ossia la legge 170/2010.
Successivamente, invece, ho preso in esame i principali strumenti compensativi che possono facilitare il processo di apprendimento degli/delle alunni/e con DSA concentrandomi, nello specifico, sulla costruzione e sull’utilizzo efficace delle mappe mentali e delle mappe concettuali, illustrandone le principali differenze.
In aggiunta, ho scelto di focalizzare l’attenzione sugli strumenti compensativi che risultano maggiormente adeguati per supportare e migliorare le abilità scolastiche degli/delle allievi/e con DSA, rappresentando un elemento di sostegno funzionale non solo a colmare le difficoltà nel processo di lettura, ma anche ad incrementare i propri livelli di autostima ed autoefficacia.
In conclusione, mi sono soffermata sulla descrizione di quella che è stata definita una didattica compensativa, la quale prevede la messa in atto di un processo di individualizzazione e personalizzazione dell’apprendimento del/della singolo/a alunno/a con DSA basato sulla comprensione profonda delle sue potenzialità e delle sue difficoltà e realizzato in sinergia mettendo in dialogo famiglia-insegnanti-specialisti.
In seguito, è stata presentata la figura professionale del/della pedagogista descrivendo nel dettaglio gli strumenti e le competenze che può mettere in atto al fine di cooperare in maniera attiva all’interno delle equipe multidisciplinari per strutturare un progetto pedagogico a favore del potenziamento e del trattamento delle capacità compromesse dalla presenza di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento. Per questi motivi, è stata presentata la consulenza pedagogica quale strumento peculiare che il/la pedagogista può utilizzare per strutturare un intervento educativo volto a facilitare il processo di apprendimento e sono stati introdotti i principali software a cui si può ricorrere per mettere in atto un processo di potenziamento delle abilità deficitarie in base al Disturbo dell’Apprendimento presente.
In conclusione, è stata presentata una ricerca da me condotta attraverso la somministrazione di un questionario semi-strutturato costruito ad hoc per indagare sia il livello di consapevolezza di professionisti afferenti ad ambiti disciplinari come la psicologia e la logopedia rispetto al ruolo che la figura professionale del/della pedagogista può ricoprire nelle equipe multidisciplinari che si occupano di DSA, sia per comprendere a pieno quali sono le funzioni svolte dai/dalle pedagogisti/e all’interno delle suddette equipe.
Potete contattarmi all’indirizzo al*******@ho*****.it!
Credits: image provided by Alessia Farruggio
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