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Muoversi sostenibile in un mondo in corsa (pt. 2): auto e smart mobility

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GREEN BUILDING: UNA CASA PIÙ “VERDE” – Episodio 4

Nella puntata precedente abbiamo affrontato le alternative possibili alle auto; e se vi dicessimo che anche questi mezzi non sono del tutto da demonizzare? Il mondo della mobilità sostenibile è compresa nel macro-ambito della Smart Mobility che assicura possibilità sostenibili anche per le automobili. Vediamo alcuni esempi, per poi approfondire il concetto stesso di “mobilità intelligente”.

Car sharing

Nato in Svizzera negli anni ’80 per iniziativa di alcuni ambientalisti, si tratta di un metodo di condivisione dell’auto simile al bike sharing, già descritto. Gli utenti possono prenotare e noleggiare digitalmente velivoli distribuiti su specifiche aree urbane per il tempo necessario, pagando una tariffa al minuto.

Vantaggi e limiti

Si passa, così, dal possesso di un bene privato all’accesso a un servizio: l’auto diventa uno strumento di trasporto collettivo per l’intera comunità. Ne derivano numerosi vantaggi socioeconomici e ambientali:

  • Riduce il numero di auto private che occupano il suolo pubblico. Un’auto condivisa viene usata fino a sei volte in più di un mezzo privato, spesso parcheggiato per la maggior parte della giornata.
  • Integra i mezzi pubblici che potrebbero non raggiungere tutte le zone necessarie e contribuisce a ridurre la necessità di usare il proprio velivolo privato.
  • Essendo usate più spesso, le auto condivise vengono rinnovate con una frequenza maggiore. Sono assicurate, così, auto più tecnologiche ed ecologiche che aumentano la sicurezza su strada e riducono l’inquinamento acustico e atmosferico.
  • Minimizza i costi di manutenzione e assicurazione di un’auto privata. Un’auto condivisa distribuisce i costi fissi tra più utenti, arrivando fino a un risparmio del 40%.
  • Infine, riduce la dipendenza dall’auto rendendo più flessibili e liberi dalla disperata ricerca di parcheggi e da file interminabili nel traffico.

Le limitazioni del servizio rispetto una vettura propria si riscontrano nell’impossibilità di personalizzare il veicolo utilizzato e nell’eventualità di non trovare un’auto disponibile nei paraggi. Si può facilmente osservare, tuttavia, che i vantaggi, personali e comunitari, superano di gran lunga i limiti che questa alternativa può avere.

Il servizio si è diffuso in Italia a partire dal 2000 grazie all’ICSIniziativa Car Sharing – per ovviare ai dati allarmanti di inquinamento prodotto dall’elevato numero di veicoli circolanti. Oggi, è un servizio offerto nelle maggiori città d’Italia come Roma, Milano, Torino, Firenze, Bologna, ma anche città del Sud come Napoli, Lecce, Bari, Catania e altre con servizi quali Car2Go, DriveNow, Enjoy, Sharengo, Ubeeqo. (10)

Car pooling

Non tutte le città hanno il servizio di car sharing, soprattutto i comuni più piccoli, o diverse città del sud Italia. Si stima, infatti, che nel 2017 solo il 3% degli 8000 comuni italiani poteva usufruire di almeno un servizio di mobilità condivisa, di cui solo il 30% si trova a Sud. (11)

Inoltre, è un sistema più complesso da applicare sulle lunghe distanze, in quanto spesso le piattaforme di car sharing consentono l’utilizzo in città e non al di fuori. Ecco che viene incontro un’alternativa: il car pooling.

È un sistema di condivisione dell’auto privata in un gruppo di persone, in modo da ridurre il numero delle auto su strada. Non è un caso vedere tante auto con un solo passeggero a bordo per ciascuna. L’obiettivo è decongestionare il traffico e diminuire l’inquinamento. Si dividono i costi di benzina ed eventuali pedaggi autostradali e diventa un buon modo per socializzare.

Esempi

La piattaforma più nota a livello internazionale è Bla bla car (12), ma ci sono anche servizi nati localmente dopo eventi che hanno reso difficile gli spostamenti dai comuni verso poli universitari o lavorativi. Vale la pena citare l’iniziativa nata nella provincia di Bari a seguito del disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 che, oltre a causare numerose vittime, ha minato l’efficienza dei mezzi pubblici. (13)

Studenti e lavoratori di un paese minore – Corato – hanno, così, avuto la possibilità di raggiungere il luogo di studio e lavoro con costi e tempi minori e in modo sostenibile (14). Il modello è stato poi seguito da paesi vicini che si sono attrezzati per creare piattaforme e pagine social simili, in modo da agevolare i trasporti di ognuno.

Automobili elettriche

Le auto elettriche sono un’alternativa ecosostenibile di auto private. Si tratta di veicoli che “camminano” grazie all’elettricità, al posto della benzina o altri combustibili fossili, consentendo così di ridurre del 40% le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Sono alimentate a batterie a ioni di litio e devono essere caricate periodicamente tramite le colonnine di ricarica predisposte. Dopo ciascuna ricarica, l’auto ha un’autonomia che varia tra i 200 fino a oltre i 400 km in base ai modelli in commercio.

Vantaggi

In passato la diffusione di questo modello di alimentazione era ostacolata dalla scarsa autonomia delle batterie e dai lunghi tempi di ricarica, oltre che dalla scarsità di postazioni di ricarica adeguate. Mentre le batterie di ultima generazione consentono di ovviare a questi limiti.

Oggi, le postazioni di ricarica disponibili nelle nostre città sono sempre di più. Per questo è stato messo a punto uno strumento per trovare la colonnina più vicina. https://www.goelectricstations.it/ permette di visualizzare una mappa in cui, a partire dalla propria posizione, è possibile trovare la colonnina di ricarica più vicina. Cliccando su una delle icone blu o verdi raffiguranti una spina elettrica sparse per il territorio si può seguire le indicazioni come un normale GPS. Zoomando sulla mappa, spunteranno sempre più icone nel territorio locale. (15)

Tra gli altri vantaggi di una autovettura di questo tipo c’è la possibilità di accedere anche alle ZTL e parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu.

Limiti

È importante sottolineare, però, che le auto elettriche hanno, ancora oggi, dei limiti o sicuramente degli aspetti di miglioramento. In primis, l’energia elettrica con cui vengono ricaricate, affinchè costituisca un vantaggio per l’ambiente, deve provenire da fonti rinnovabili come sole, vento o acqua. Nel caso in cui provenga da combustibili fossili, il vantaggio di cui si parlava all’inizio risulta azzerato. (16)

Inoltre, i prezzi di acquisto di veicoli elettrici sono più elevati rispetto a un veicolo tradizionale.

Soluzioni

Dal 2019 lo Stato ha predisposto degli incentivi che guidano i consumatori nella direzione della sostenibilità riguardo vari aspetti: i cosiddetti ecobonus. Nel caso delle auto elettriche, è possibile ottenere detrazioni fiscali o riduzioni dei prezzi per l’acquisto di nuovi veicoli oppure per l’acquisto e l’installazione degli impianti di ricarica domestici per ricaricare l’auto anche in casa propria. Per questi ultimi i bonus riconoscono l’80 % del prezzo d’acquisto. (17)

Inoltre, uno studio svizzero ha confrontato i costi delle auto elettriche con quelli tradizionali. I risultati hanno constatato che le auto elettriche mantengono un valore residuo in proporzione più elevato rispetto alle vetture a benzina o diesel. Ciò consente di rivenderli a un prezzo maggiore, rendendole di fatto più economiche del 5%, nonostante i prezzi d’acquisto iniziali più alti. (18)

Anche i costi di ricarica elettrica sono, ad oggi, più vantaggiosi rispetto a benzina e diesel. Si stima che la spesa annua per un uso cittadino di un’auto elettrica sia di circa 500 €, la metà di un’auto a benzina o diesel. (19)

Tuttavia, è bene specificare che si tratta di prezzi variabili nel tempo. Le variazioni del costo del petrolio, dell’energia e delle tasse su ciascun sistema di alimentazione non assicurano una garanzia di risparmio a lungo termine.

Analizzati pro e contro, possiamo affermare che le auto elettriche sono sicuramente un valido investimento per l’ambiente e per il portafoglio, pur mantenendo i vantaggi di libertà e autonomia di un veicolo privato.

Smart city e smart mobility

Concludiamo questa disamina di sistemi sostenibili di movimento, con un accenno ai concetti di Smart City e Smart mobility.

L’Unione Europea definisce così il concetto di città “intelligente” (20):

Una smart city è un luogo in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e delle imprese.

Una città intelligente va oltre l’uso delle tecnologie digitali per un migliore utilizzo delle risorse e minori emissioni. Significa reti di trasporto urbano più intelligenti, impianti di approvvigionamento idrico e di smaltimento dei rifiuti migliorati e modi più efficienti per illuminare e riscaldare gli edifici. Significa anche un’amministrazione cittadina più interattiva e reattiva, spazi pubblici più sicuri e un migliore soddisfacimento delle esigenze di una popolazione che invecchia.

Commissione Europea sullo Sviluppo urbano e regionale

Senza dilungarci troppo, dunque, una città che può ritenersi smart è una città che sa gestire in modo intelligente e sostenibile le proprie risorse. In particolare, riguardo i sistemi di trasporto, si parla di Smart Mobility, cuore principale della smart city.

È una mobilità che racchiude tutte le soluzioni di cui abbiamo parlato fino ad ora, ma non solo! La Smart Mobility comprende anche le tecnologie e le infrastrutture per la mobilità (parcheggi, reti di ricarica, segnaletica, veicoli).

I sette principi chiave della Smart Mobility

La Smart Mobility non è solo eco-sostenibile ma si basa su sette principi chiave (21):

  1. Flessibilità: Molteplici modalità di trasporto consentono a chi si sposta di scegliere quale di questa è la migliore in un determinato contesto.
  2. Efficienza: Il viaggiatore è in grado di arrivare a destinazione con il minimo sforzo e nel più breve tempo possibile.
  3. Integrazione: Il tragitto completo è pianificato senza tener conto di quali mezzi di trasporto vengono usati.
  4. Tecnologie pulite: Dai veicoli che causano inquinamento ci si sposta verso quelli a zero emissioni.
  5. Sicurezza: Drastica riduzione di morti e feriti.
  6. Accessibilità: Tutti devono poter avere accesso alle diverse forme di Smart Mobility.
  7. Benefici sociali: La Smart Mobility deve contribuire a una migliore qualità della vita.

Osserviamo qualche esempio di tecnologie utili alla Smart Mobility.

Smart Parking

Perdere ore ed ore nella ricerca di un parcheggio con spreco di carburante e maggiore inquinamento non è mai stata una attività allettante. Oggi, esistono particolari sensori che monitorano lo stato di occupazione delle aree di parcheggio e, tramite app, segnalano lo spazio di sosta libero più vicino. Quindi si può prenotare e ricevere indicazione su come raggiungerlo. Per parcheggi a pagamento si può pagare tramite app e prorogare eventualmente il tempo di sosta senza tornare in loco.

L’integrazione con le app è ciò che rende questi sistemi “intelligenti” e quindi pratici e veloci e ovviamente sostenibili.

Smart Traffic

Per un’adeguata pianificazione urbana e territoriale, è importante monitorare i flussi di traffico. Si tratta di registrare il passaggio dei veicoli e le relative caratteristiche con orari, direzioni, lunghezza, velocità. Elaborando i dati dei flussi giornalieri e settimanali, si possono valutare eventuali correlazioni con fenomeni registrati sul territorio e trovare soluzioni adeguate a ridurre i flussi soprattutto nelle ore di punta.

Le tecnologie di monitoraggio sono:

  • Sensori su mezzi pubblici: utili sia per le società di trasporti sia per il cittadino. I primi possono ottenere dati su statistiche di affluenza ed elaborare piani su quali corse ed orari rafforzare. Il singolo individuo può verificare statistiche o dati in tempo reale su quali corse/mezzi prendere per trovare meno caos.
  • Tracking mezzi pubblici: localizzazione continua e precisa dei mezzi di trasporto pubblici. Offre stime ai cittadini sui tempi di attesa ed ottenere informazioni in tempo reale sul traffico
  • Pannelli a messaggio variabile: comunicazioni in tempo reale agli utenti della strada riguardo lo stato di traffico, parcheggio,lavori in corso, incidenti etc.
  • Analisi flusso veicoli: controllo in tempo reale del numero di vetture e delle targhe che transitano da varchi videosorvegliati. Aiuta a per implementare le ZTL, ovvero le Zone a Traffico Limitato.
  • Semafori intelligenti: sensori e telecamere posti sui semafori che rilevano veicoli e pedoni per permettere di:
    • dare precedenza a pedoni e mezzi pubblici
    • liberare la strada ai mezzi di soccorso
    • creare «onde verdi» e diminuire lo stress dei conducenti
  • Attraversamenti sicuri: rilevamento del pedone con videocamera, pannello rilevazione velocità, cartello lampeggiante in caso di attraversamento e presenza pedoni, ripresa dei veicoli che passano in concomitanza del pedone.
  • Varchi auto intelligenti: accesso limitato ad edifici e zone private. Dei booster verificano l’identificativo del veicolo e del conducente, comandando l’apertura del varco solo alle persone autorizzate.

Smart Monitoring

Monitorare i vari tipi di inquinamento attraverso sensori specifici distribuiti lungo la città.  È possibile quindi:

  • prevedere determinati fenomeni atmosferici e pianificare i blocchi traffico,
  • valutare i livelli di stress acustico ed elaborare interventi architettonici di isolamento acustico, ottimizzando i flussi di traffico,
  • verificare la stabilità strutturale delle infrastrutture e pianificarne l’eventuale ristrutturazione, qualora fosse necessario.

Infine, i sensori allagamenti controllano lo stato di allagamento delle strutture viabilistiche (es. sottopassi, tombini):

  • per la deviazione del traffico in caso di pericolo per la circolazione e le persone (con segnalazione su pannelli a messaggio variabile),
  • per fini statistici (piani di interventi infrastrutturali). (22)

Conclusioni

Il mondo della mobilità sostenibile è un mondo infinito che, come avete potuto notare, offre innumerevoli soluzioni e approfondimenti.

Dopo aver pedalato tra le infinite strade della slow e smart mobility, tra antiche soluzioni e nuove tecnologie, ci fermiamo qui con la consapevolezza di avervi dato almeno degli imput che possono aiutare a fare la differenza sull’ambiente e sulla qualità della vita.

Ci rileggiamo su questi schermi, al prossimo episodio della nostra rubrica di “Edilizia sostenibile”.

Stay Tuned! 🙂

FONTI:

10. Claudia Burlando, Marco Mastretta (2007). Il car sharing: un’analisi economica e organizzativa del settore. FrancoAngeli, 2007

11. Rapporto nazionale della Sharing Mobility. Fatti e numeri della Sharing Mobility italiana. Roma, 2018.

12. URL: https://www.blablacar.it/

13. Incidente Ferroviario Corato-Andria su Wikipedia.it. 2016 URL: https://it.wikipedia.org/wiki/Incidente_ferroviario_tra_Andria_e_Corato

14. Treni troppo lenti? Nasce “Corato Car Pooling”, i pendolari «fanno gruppo» per andare a Bari in auto. su CoratoLive.it, Bari, 2016
URL: https://coratolive.it/2016/10/02/treni-troppo-lenti-nasce-corato-car-pooling-i-pendolari-fanno-gruppo-per-andare-a-bari-in-auto/

15. URL: https://www.goelectricstations.it/

16. Auto elettriche, come funzionano e quali sono i vantaggi. In tuttogreen.it. Giugno 2018
URL: https://www.tuttogreen.it/auto-elettriche-vantaggi/#Auto_elettriche_cosa_sono Consultato il 10 giugno 2023

17. Ecobonus: dal 10 gennaio riaprono le prenotazioni per veicoli non inquinanti. In ecobonus.mise.gov.it. Gennaio 2023
URL: https://ecobonus.mise.gov.it/notizie/simple-news-folder/ecobonus-dal-10-gennaio-riaprono-le-prenotazioni-per-veicoli-non-inquinanti Consultato il 10 giugno 2023

18. I vantaggi economici delle auto elettriche sono evidenziati in uno studio. In Swissinfo.ch. Maggio 2023
URL: https://www.swissinfo.ch/ita/economia/i-vantaggi-in-termini-di-costi-delle-auto-elettriche-sono-evidenziati-in-uno-studio/48385572 Consultato il 10 giugno 2023

19. Auto elettriche, quando una scelta green sorride anche al portafoglio in Altroconsumo.it. Aprile 2023 URL:https://www.altroconsumo.it/organizzazione/media-e-press/comunicati/2023/costi-rifornimento-auto-elettrica#:~:text=Altroconsumo%20ha%20messo%20a%20confronto,per%20kWh%20delle%20colonnine%20ultrafast Consultato il 10 giugno 2023

20. European Commission. What are Smart cities. 2023
URL: https://commission.europa.eu/eu-regional-and-urban-development/topics/cities-and-urban-development/city-initiatives/smart-cities_en Consultato il 10 giugno 2023

21. Luciana Maci (2022), Smart mobility: che cos’è e come migliorerà le nostre città. In economyup.it. 2022
URL: https://www.economyup.it/mobilita/smart-mobility-che-cose-e-come-migliorera-le-nostre-citta/ Consultato il 10 giugno 2023

22. A2a Smart city, Dallo smart parking alla slow mobility. Smart mobility. 2018

Credits: foto di Share Now su Unsplash

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