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A spasso nell’eliosfera: arriva la raccolta completa!

Tempo di lettura: 5 minuti

Rubrica del weekend a spasso nell’eliosfera – Raccolta

Arriva finalmente una raccolta di tutti gli articoli della Rubrica del weekend che ci ha accompagnato per i primi sette mesi di quello che ormai è “lo scorso anno”. Sono 20 gli episodi di A spasso nell’eliosfera, più uno introduttivo, a cui si aggiunge ora la Lettera al lettore che l’autore ha voluto inserire all’inizio della raccolta, e che riportiamo qui di seguito.

Negli anni del liceo ho avuto modo di partecipare alle Olimpiadi Italiane di Astronomia, approfondendo argomenti che raramente vengono spiegati a scuola, ma che mi avevano sempre affascinato. Il richiamo del mondo dell’astronomia, intriso di scienza strumentale e teorica ma anche di misteri tutt’ora irrisolti, unito alla curiosità che da millenni fa alzare gli occhi all’uomo che cerca, con un certo timore reverenziale, di scorgere tra le stelle le risposte alle più celate domande sulla propria esistenza, hanno avuto su di me un effetto tale da farmi innamorare di questo ambito. 

Le idee per il mio futuro e le passioni sono però sempre state tante. Così, all’Università ho intrapreso un percorso totalmente diverso, laureandomi in Ingegneria Civile e dimenticando per un po’, dopo una breve parentesi da promotore delle OIA, questa mia passione. 

È stato in seguito, grazie alla nascita di questa piccolo grande progetto che prende il nome di DeltaScience Tutoring, che ho voluto dedicare del tempo ad una riscoperta dell’astronomia, ripartendo inizialmente da un’esplorazione dello spazio a noi più vicino: il sistema solare. Vi dirò di più: i progetti che mi frullano in testa in questo campo sono fin troppo numerosi, e il tempo a mia disposizione, al contrario, è molto limitato. Confido, in ogni caso, di poter realizzare a breve altre guide che spero vi saranno gradite.

Dopo non poco pensare, ho voluto dare a questa rubrica il titolo “A spasso nell’eliosfera”. L’eliosfera – lo scoprirete meglio leggendo i prossimi articoli – è una regione dello spazio definita dal comportamento del vento solare che si propaga dal Sole verso lo spazio interstellare; una regione, dunque, che potremmo far coincidere in maniera molto approssimativa al sistema solare stesso. 

Ed ecco, quindi, che di questa rubrica (pubblicata ogni sabato ad eccezione dell’ultimo del mese da gennaio a luglio 2022) una prima parte consistente è stata dedicata all’inventario dei pianeti che, insieme a noi, ruotano intorno al Sole. 

Non mi sono fatto sfuggire, ovviamente, anche l’occasione di soffermarmi su alcuni protagonisti meno conosciuti di questa giostra, come la fascia principale degli asteroidi, o i principali satelliti di alcuni pianeti piuttosto voluminosi, che meritavano senza dubbio uno spazio dedicato.

Nella parte finale della rubrica, ho voluto spingermi un po’ oltre. Anziché fermarmi una volta raggiunto il pianeta nano Plutone, come spesso viene fatto quando si parla del sistema solare, ho proseguito verso regioni più remote. Seppur abbastanza lontane da non essere raggiungibili per l’uomo con le tecnologie attuali, queste sono una fonte impareggiabile di informazioni sull’universo e di spettacoli tangibili per l’umanità come le comete. A queste ultime ho voluto anche dedicare un’intera puntata, così come ho ritenuto necessario soffermarmi per un giorno – con l’articolo che forse è il più noioso della raccolta, lo ammetto – per mettere in ordine i nomi di tutto ciò che troviamo oltre l’orbita di Plutone, nella fascia di Kuiper, nel disco diffuso e nella nube di Oort. 

Plutini, twotini, cubewani sono solo alcuni dei curiosi nomi che incontrerete leggendo queste pagine. Parleremo di comete note, come quella di Halley, e meno note, come Hyakutake. Girovagheremo tra i satelliti medicei di Giove, e tra quelli di altri pianeti che hanno man mano preso il nome di divinità greche. Vedremo da vicino pianeti che non molti conoscono, come Eris, Haumea e Makemake, ma che hanno ben poco da invidiare a Plutone, o sicuramente meno dei più piccoli o ancora Vesta, Igea e Cerere. E infine fantasticheremo sull’esistenza di corpi ipotetici, tanto ipotetici da non avere nemmeno un nome stabilito: Tyche o Nemesis?

Dalla lettura di queste pagine, mi auguro che alcuni di voi possano ritrovare, come è stato per me, una passione dimenticata o sommersa da mille altri impegni della vita. Buon viaggio!

Nicola Genuin

Credits: Photo by Gaëtan Othenin-Girard on Unsplash
“The Horsehead and Flame nebulas captured with a telescope and a defiltered camera.”

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